lunedì 1 agosto 2016

Kabelvag - Bodo

Kabelvag - Å i Lofoten- Bodo 593 Km percorsi. 9h 45m in movimento

Stamani colazione "normale" fatta in casa utilizzando la cucina del Kabelvag Overnatting: caffè, brioches e yogurt. Mentre faccio colazione preparo la ActionCam e per sicurezza sostituisco la MicroSD con una nuova anche se c'era spazio preferisco archiviare subito i video fatti fino ad ora.
Cucina ricavata dall'ingresso comune per due appartamenti.
Dalle Lofoten a Bodo ci sono diversi percorsi da poter fare perché ci sono diverse linee di traghetti che partono da Å i Lofoten e da Svolver. In base a dove si alloggia, e a che ora si vuole arrivare a Bodo ci sono diverse possibilità. Il percorso scelto prevede di arrivare fino a Å i Lofoten e poi tornare a Svolvaer per prendere il traghetto Svolvare-Skutvik e da qui andare ad incrociare la E6 per poi proseguire per Bodo.

Il percorso realmente effettuato
La giornata è di pioggia, cielo completamente coperto e pioggerella insistente.
Alle 7.00 già in viaggio verso Å i Lofoten. Anche se piove si può godere di questo splendido paesaggio di una natura unica. Casette di pescatori, prati di un verde incredibile, montagne innevate a picco sul mare.
Verso le 9.00 arrivo a Å i Lofoten (Moskeness).



Il villaggio è pieno di tipiche casette rosse di pescatori (Robur). La maggior parte sono affittate a turisti amanti della pesca che possono anche affittare barche, gommoni e gite sui pescherecci e partecipare alla pesca.
Nella piazzetta centrale un odore di biscotti e cannella, per un attimo, é più intenso di quello dello stoccafisso. Non si può resistere ed é obbligo comprare qualche biscotto o brioches alla cannella in questa pasticceria (Bakeri).

Bakeriet på Å

Å Feskarbrygga Rorbuer

Safari in mare

Tipiche Robur
In mezzo alle case dei pescatori il museo dello stoccafisso.
Lofoten Tørrfiskmuseum

Per tutte le Lofoten si vedono strutture di pali di legno sulle quali viene messo a seccare il pesce.
Nelle giornate di pioggia, come oggi, gli stoccafissi vengono riposti in capannoni.

Essicatoi vuoti

Teste di merluzzo

Ogni spazio è buono per appendere gli stoccafissi
Le teste vengono lasciate comunque ad essiccare. Le teste, e i tranci di qualità inferiore, vengono assorbite interamente dalla Nigeria per farci una prelibata zuppa, piatto nazionale.
Non dimentichiamo che l'Italia è il maggior importatore (85%) della produzione del Merluzzo Norvegese sotto forma di stoccafisso e baccalà.
Lasciata A si ritorna indietro sulla E10 verso Svolvaer. La strada é la stessa dell'andata ma il panorama è diverso e si apprezzano meglio le cose intraviste prima. Piccoli porticcioli, baie, isolette rendono le Lofoten veramente favolose e uniche. La partenza per il traghetto Svolvaer - Skutvik é alle 12.30. Alle 12.10, puntuale, sono alla banchina. Da pioggerellina la pioggia si è fatta grossa. La banchina é deserta, un sospetto mi assale, non è il giorno giusto? Perché gli orari variano a seconda del giorno. Il traghetto è partito in anticipo o non parte per qualche motivo?
Chiedo ad un custode dentro un casottino e mi indica il cartello con gli orari appeso in una bacheca. Non so come ma ho toppato completamente l'orario! 12.30 era l'ora di l'arrivo del traghetto a Skutvik!!
Il prossimo ci sarà alle 16.00.
Mi sposto nell'area di servizio e rimuginando sul da fare pranzo mentre osservo due tedeschi con BMW GS che armeggiano e imprecano con il vestiario, le borse ecc. Capisco che uno dei due aveva una sopra tuta da pioggia che da una cucitura aveva fatto trafilare acqua. Per fortuna non ho avuto quel problema. Fino ad ora fatti 250 Km praticamente sotto la pioggia.
Non ho voglia di stare 4 ore fermo ad aspettare il prossimo traghetto decido quindi di fare più strada via terra e andare a prendere il traghetto Lodingen - Bognes più ad est. Allungherò la strada di 100 Km circa.
Alle 13.00 riparto e dimentico di fare rifornimento.
Ancora pioggia ma, forse è l'impressione, forse il cupolino della RT ma l'impressione é che andando mi bagno meno che a stare fermo.
Alle 14.15 preso il traghetto Lodingen Bognes e arrivo a Bognes alle 15.40
Da Bognes riprendiamo la E6 verso Bodo.
Alle 16.15 a Innhavert vedo e passo area di servizio della Shell e comincio a fare i calcoli.
420 Km dalla partenza, mi accorgo che non avevo fatto rifornimento a Svolvaer il computer mi dà 130 Km di autonomia, il prossimo distributore è a 35 Km avanti.
Distributore chiuso per turno il prossimo, consigliato dal navigatore è tra 15km a Engan Lejrfiorden Esso Chiuso per ristrutturazione!
Prossimo distributore a Fauske 60 km. Autonomia 35 Km.
La strada si sviluppa sulle rive di fiordi, di laghi, di fiumi, ogni tanto si attraversa una montagna con un tunnel e il panorama si rinnova. A volte indicazioni di paesini, di campeggi ma di aree di rifornimento niente.
Il computer di bordo segnala 0 km di autonomia il livello del serbatoio é a zero.
Percorro diversi chilometri con 0 Km di autonomia, a filo di gas, alla fine inbocco un tunnel e decido che sarà l'ultimo perchè é troppo alto il rischio di fermarsi dentro. Il tunnel sbuca su un fiordo e con la coda dell'occhio sulla destra vedo che c'è una rimessa di barche, una casa e diverse baracche mi infilo nella stradina e spero ci sia qualcuno. L'incubo è finito. Da stamani 520 Km con un pieno!
Le rotte dei traghetti fanno parte delle strade in Norvegia
Sul retro della casa c'erano due signore, dopo varie spiegazioni, nel mio e nel loro inglese, mi hanno fatto accomodare offrendomi un caffè mentre arrivava il marito di una di loro contattato telefonicamente.
Dopo pochi minuti è arrivato il marito che dispiaciuto perché non aveva benzina verde in casa, ma solo gasolio, ha preso una tanica e mi ha accompagnato al paese vicino, Straumen, dove c'è un minimarket con distributore di benzina. Riempita la tanica siamo tornati a casa sua e dopo aver salutato e ringraziato ho potuto riprendere il viaggio. Mi sono ripromesso a Natale di mandargli una bottiglia di vino per ringraziamento ma le spese di trasporto, tasse e dogana per alcolici in Norvegia sono incredibili. Faccio prima portargliela al prossimo viaggio.
City Hotel Bodo
Alle 20 arrivo in hotel. Doccia e passeggiata defaticante verso il vicino porto e per vedere anche cosa promette il tempo. Questa volta gli "amici" con le Harley sono arrivati insieme a me.
Porto di Bodo

Per il centro di Bodo

Bodo porto
Questa giornata mi ha stancato abbastanza ma sicuramente ne valeva la pena. La pioggia, l'imprevisto, l'ignoto, l'adrenalina che sale sono tutti ingrediente che trasformano un semplice viaggio in una vera avventura e ti ripagano della fatica fatta.

Gli avvenimenti mi hanno fatto riflettere e sottolineare questi tre punti fondamentali:
1 nei paesi scandinavi l'inglese é usato come la madre lingua (basta vedere in televisione, i film, telefilm, essendo d'importazione, sono tutti in inglese sottotilati)
2 per i viaggi lunghi, che superano la capacità del serbatoio, rifornirsi il prima possibile per arrivare all'autonomia giusta per la destinazione
3 specialmente nei piccoli villaggi sperduti esiste sempre un minimarket e una pompa di rifornimento. E secondo me è volutamente non pubblicizzata sulle vie principali.

Tipico ristorante pizza all'americana
L'hotel è vicinissimo al centro di Bodo dopo una breve visita al porto cena in un ristorante pizza arredato all'americana. Il menù è molto ricco ma preferisco una semplice pizza al prosciutto.
Menù
Il ristorante é un po' caro ma lo preferisco ad un fastfood. La qualità è ottima, sembra fatta in un forno a legna, il servizio veloce e impeccabile.
Dimenticavo. Quassù ci si comporta come in america, il servizio è sempre a parte del conto. In genere si considera un 5-10 %. A volte trovando cameriere gentili, veloci e simpatiche ho dato anche di più.
Meglio che in tante pizzerie italiane
Passeggiatina digestiva e rientro in hotel. Speriamo che il tempo migliori perché oggi di acqua ne abbiamo presa abbastanza.


Siccome pioveva tante foto e film sono stati fatti con la action cam...ma questa é storia dei prossimi giorni.





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